Al solito a tarda ora... che cosa scrivere? Non voglio farlo per una sorta di dovere o abitudine, e poi cancellare come un tempo, oggi scrivo quasi senza pause, tanto son convinta.
Mi soffermo a pensare, il tempo fluisce velocemente, e per me ormai sono 15 anni... tanta strada fatta e ancora ne voglio, nonostante le spalle stanche.
Mi guardo intorno dove ho tutte le mie cose, libri e appunti, riviste e dispense... per me tutta la ricchezza che c'è, il tassello che mancava alla vita come l'avrei intesa.
Sul ripiano di una piccola libreria, il noto diario dove tutto cominciò ad essere scritto per scaricare la tensione e perché di me qualcosa restasse nel caso non dovessi esserci più.
Lo prendo, e comincio a sfogliarlo. Note frettolose e cancellature marcate, qualche parola sbiadita su un angolo di pagina accartocciato dopo una lacrima furtiva, tanti resti di fogli con indirizzi e numeri telefonici. Una cartolina fa da segnalibro, quasi a segnare la mia vita.
Metafora su un piatto d'argento.
Ed intanto siamo a Luglio, il mio mese.
A Luglio sono nata e poi rinata.
Mille varie sensazioni appena percettibili, come portate da un vento lieve, simile a brezza d'estate.
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